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Consumi idrici

Il tema della gestione delle risorse idriche è uno degli aspetti ambientali verso cui da più tempo dedichiamo conoscenza e attenzione, come conseguenza di un’impostazione completamente autonoma nell’approvvigionamento idrico, realizzata tramite la costruzione di una serie di pozzi gestiti in autonomia, che risponde alle necessità igienico-sanitarie, antincendio e di tipo “industriale” di entrambi gli aeroporti.

Le principali fonti idriche interessate dai prelievi dell’acqua sono le falde acquifere, dalle quali è emunta attraverso i 12 pozzi situati a Malpensa e gli 8 pozzi situati a Linate. Per quanto riguarda Malpensa, la falda ha una soggiacenza di circa 51 mt. (da misure freatimetriche effettuate sui pozzi G e L), mentre per quanto riguarda Linate la falda ha una soggiacenza di circa 5 mt.

I volumi idrici prelevati dai pozzi presenti nei sedimi aeroportuali di Malpensa e Linate sono distribuiti al consumo attraverso acquedotti interni.

Il controllo chimico/fisico e quantitativo, nonché l’attività di razionalizzazione dei consumi, garantiscono la più elevata attenzione per questo importante patrimonio comune.

I maggiori fabbisogni idrici registrati a Linate sono a carico di maggiori consumi di acque poco pregiate (prima falda idrica sotterranea) impiegata per le necessità di "raffreddamento/condizionamento" delle infrastrutture aeroportuali.

Consumi idrici (m3)

CONSUMI IDRICI (M3)

Nota: i dati 2016 non comprendono SEA Prime.
Fonte: SEA

In particolare, si evidenziano: condizioni termiche sfavorevoli, interventi manutentivi di vuotatura dorsali di distribuzione e prove idrauliche sostenute nell'anno e, particolarmente interessante, una maggiore temperatura di prelievo idrico (acque da pozzi dedicati) di prima falda che ha determinato necessità idriche supplementari di condizionamento per superare il minore delta termico.

La qualità delle acque distribuite tramite gli acquedotti aeroportuali è sottoposta, oltre che ai controlli ispettivi dell’Ente sanitario, a un programma interno tempificato di frequente verifica che comprende la valutazione di numerosi parametri sia chimico/fisici sia microbiologici. I parametri analizzati sono ampiamente inferiori al limite massimo ammesso dalla legge e dimostrano la buona qualità dell’acqua distribuita in entrambi gli aeroporti sia dal punto di vista chimico sia dal punto di vista microbiologico.