Nel 2018, in continuità con l’esercizio precedente, le responsabilità manageriali più alte all’interno della Società risultavano suddivise, in assenza di un Amministratore Delegato, secondo le aree di competenza tra il Chief Corporate Officer (CCO), il Chief Executive Officer (CEO) e il Chief Financial and Risk Officer (CFRO), secondo le deleghe ad essi conferite dal Consiglio di Amministrazione.
Il CdA aveva anche conferito ai Chief Officer della Società i poteri per la gestione – entro determinati limiti – delle attività ordinarie della Società e per l’attuazione degli indirizzi dettati dall’organo amministrativo. Il Consiglio di Amministrazione aveva inoltre conferito al Presidente il potere di sovrintendere alle attività delegate ai Chief Officer, riportando al Consiglio di Amministrazione in ordine allo svolgimento delle mansioni agli stessi delegate. Ciascun Chief Officer, a sua volta, aveva subdelegato in parte i poteri delegati. Tale sistema di deleghe di poteri contemplava l’informativa costante al Consiglio di Amministrazione sull’esercizio dei poteri delegati e dunque sugli sviluppi e sulla conclusione delle principali operazioni sociali. Il sistema poggiava su una struttura organizzativa interna formalizzata e chiara, suddivisa in distinte unità, per ciascuna delle quali era specificamente individuata la rispettiva linea di dipendenza gerarchica, missione e responsabilità. La struttura organizzativa prevedeva un’articolazione delle responsabilità che valorizzava le competenze e, allo stesso tempo, consentiva l’attivazione di meccanismi di check and balance, tra i quali:
- la Direzione Auditing dipendeva gerarchicamente dal Presidente e funzionalmente dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità;
- le strutture di staff erano accorpate presso il Chief Corporate Officer, con la Direzione Purchasing accentrata e segregate rispetto ai principali spender aziendali;
- le competenze di business development erano accentrate presso il Chief Operating Officer.
I Chief Officer SEA «delegati» alla gestione – ciascuno per l’area di propria pertinenza – partecipavano regolarmente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione per fornire gli approfondimenti richiesti sugli argomenti in agenda.