La capacità di un aeroporto, che in Italia è determinata dall’ENAC con il coinvolgimento delle parti interessate, viene stabilita in ragione delle possibilità ricettive del singolo aeroporto, che a loro volta dipendono:
- dal piano settoriale di navigazione aerea, ossia dalle capacità di gestione e controllo del traffico aereo a opera di ENAV;
- dal sistema delle piste e delle correlate infrastrutture, in particolare dei piazzali e dei terminal;
- dai fattori della domanda di traffico;
- da vincoli ambientali quali le procedure antirumore e la sospensione dei voli nelle ore notturne.
La capacità aeroportuale si traduce nella definizione di un determinato numero di “movimenti/ora” (intendendosi per “movimento” un atterraggio o un decollo di un aeromobile, indipendentemente dalla tipologia di traffico). La capacità degli aeroporti di Milano è stata stabilita dall’ENAC in complessivi 88 movimenti/ora, così ripartiti:
- aeroporto di Malpensa: 70 movimenti/ora (considerati congiuntamente i decolli e gli atterraggi);
- aeroporto di Linate: 18 movimenti/ora (considerati congiuntamente i decolli e gli atterraggi).
Questa ripartizione dei movimenti/ora fra Malpensa e Linate è stata definita nel contesto del progetto di riorganizzazione del sistema aeroportuale di Milano, finalizzato a consentire lo sviluppo di Malpensa.
Capacità dell’aeroporto di Malpensa
La capacità dello scalo di Malpensa è soggetta a ulteriori limitazioni di:
- 39 movimenti omologhi (ossia movimenti della stessa specie, decolli o atterraggi disgiuntamente) e 31 movimenti opposti (ossia movimenti di specie diversa, decolli e atterraggi congiuntamente) per ogni ora;
- 6/7 movimenti omologhi ogni 10 minuti, 6/7 movimenti omologhi nei successivi 10 minuti (per un massimo di 13 movimenti omologhi ogni 20 minuti) e 5 movimenti opposti ogni 10 minuti.
Le fasce orarie presentano alcuni margini di ulteriore sfruttamento che potranno essere utilizzate in futuro dai vettori già operanti nello scalo, oppure da nuovi vettori.
Capacità dell’aeroporto di Linate
Le infrastrutture dell’aeroporto di Linate sono in grado di gestire una capacità di circa 32 movimenti/ora, ma lo scalo opera con una limitazione di traffico rappresentata dalla soglia dei 18 movimenti/ora, introdotta dai Decreti Bersani e Bersani bis. Tale capacità è stata fissata per i voli di tipo commerciale e senza includere i voli di continuità territoriale (ossia i voli da e verso particolari regioni disagiate dell’Italia, tra cui Sicilia e Sardegna, che garantiscono i collegamenti con i principali scali della penisola) e i voli dell’Aviazione Generale.
Il posizionamento dei nostri aeroporti rispetto al capacity crunch europeo
La congestione della capacità aeroportuale è un tema molto sentito nel mercato del trasporto aereo europeo e viene considerato una delle principali criticità che minacciano la futura crescita del settore.
Eurocontrol11 prevede che entro il 2035 saranno più di 30 gli aeroporti europei congestionati.
Posizionamento di alcuni scali europei in base all’indice di utilizzo della capacità
Fonte: SEO Amsterdam Economics, 2017
Questi aeroporti già oggi operano all'80% o più della loro capacità per più di 3 ore al giorno. Nel 2035 circa 1,9 milioni di voli (pari al 12% della domanda) non troveranno modo di essere assorbiti nello scenario di crescita del traffico definito come "più probabile" da Eurocontrol. Le carenze di capacità aeroportuali non saranno distribuite uniformemente in tutta Europa. Regno Unito, Turchia, Belgio e Paesi Bassi e un certo numero di paesi dell'Europa orientale saranno probabilmente più pesantemente colpiti rispetto ad altri. Le carenze di capacità negli scali europei preoccupano anche per l’entità delle esternalità negative che si abbattono sui passeggeri. In una situazione in cui la domanda di capacità aeroportuale supera l'offerta - e in cui l'aeroporto si trova in una posizione di sostanziale potere di mercato nel traffico passeggeri - i prezzi vengono utilizzati per bilanciare il livello della domanda con la capacità disponibile. Se i prezzi dell'aeroporto si riflettono in modo efficiente sui diritti aeroportuali, la scarsità di slot si rifletterà in tariffe più elevate e quindi in costi più elevati per le compagnie aeree che, a loro volta e in base alla situazione del mercato, praticheranno tariffe più alte ai loro passeggeri per i voli effettuati nei periodi di punta. In base a dati Eurocontrol sulle stime di crescita del traffico, l’ammontare totale delle tariffe applicate dalle compagnie aeree negli aeroporti congestionati dovrebbe raggiungere i 6,3 miliardi di Euro entro il 2035. In pratica, i passeggeri europei sono destinati a pagare sempre di più l’insufficiente capacità aeroportuale. Per ridurre l’impatto negativo delle carenze di capacità sul reddito dei passeggeri, non solo sono necessari continui investimenti, ma anche una riforma normativa per contrastare i disincentivi delle compagnie aeree nei confronti dell’espansione di capacità.
L'indice di utilizzo della capacità (CUI) stima l'utilizzo della capacità di uno scalo rispetto al picco del 5% delle sue ore più trafficate. In altre parole, si tratta di un indicatore che misura l’intensità con cui un aeroporto opera alla sua massima capacità. Nella matrice viene rappresentato il posizionamento di 30 tra i maggiori aeroporti europei in termini di CUI e di CUI parametrato sulle 24 ore. Emerge come quello di Linate risulti tra gli scali europei più congestionati - anche se operando con una limitazione normativa di traffico, la situazione non si pone come problematica in prospettiva – mentre Malpensa mostra un ampio margine di capacità operativa utilizzabile.
11 EUROCONTROL (2013b). Challenges of Growth 2013. Task 6: The Effect of Air Traffic Network Congestion in 2035